Tuesday, April 25, 2017

ora e sempre

come ogni anno, e di più ogni anno, il venticinqueaprile viene usato come scudo per distinguo. tutti uguali chi lo festeggia, ma poi c'è quello che è più venticinqueapriloso di altri. o quello che lo intepreta meglio. o quello che che dice agli altri di unire il fronte antifascista, però vedi di farlo come dico io. un po' la storia della giacchetta, tirata di qui o di là, a 'sto venticinqueaprile. strattonato che così chi lo strattona un po' se n'è dimenticato il senso più profondo. un po' terreno di disfida.

che venticinqueaprile verrebbe da usare il maschile.

ma che poi una cosa così bella non può che essere donna.

che poi anche Costituzione è femminile, ed un po' tutto torna.

ecco. secondo me, come ogni anno, ed ogni anno di più, converebbe tornare un po' all'essenza. che rende tutto più semplice e serenamente dirimente.

c'è una Carta, figlia del venticinqueaprile, che su determinati valori si fonda. che si possa ritoccare qua e là è financo pacifico. ma il cuore pulsante no, quello proprio no. così come le radici. non si possono estirpare. sono poi quei valori per cui continua ad avere molto senso, grande senso, fottutamente senso, festeggiare il venticinqueaprile. settantadueanni dopo, e poi ancora dopo, e ancora dopo, e ancora dopo.

è semplice. chi si riconosce in quei valori sta di qua. la polemica su chi sia più bravo a starci è vero, fa girare i coglioni, perché è pelosa furbizia. ma c'è abbastanza spazio, di qua.

già, di qua. dalla parte di chi ha fatto la scelta giusta. e tutti coloro che oggi la riverberano.
di là: no.
le scelte non sono tutte uguali. non importa nemmeno se fatte in buona fede.
il punto è dirimente, ed assoluto. di là la scelta sbagliata. di qua quella giusta, nessun relativismo.

ora e sempre.

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