Tuesday, April 19, 2016

ciaone un paio di palle [e stocazzo]

lo ammetto. il fatto che domenica scorsa non si sia raggiunto il quorum mi è spiaciuto. soprattutto e prevalentemente per l'argomento in sé [mi ero informato, ho votato consapevolmente, valutando anche l'aspetto simbolico che dalla specificità del quesito promanava], in parte perché avrebbe potuto sconfessare e portare a più miti consigli il nostro imperatore del consiglio.

sì. uso il sarcasmo.

perché ho tutto il diritto di ammantare il mio voto anche di un significato [anti]plebiscitario. il presidente del consiglio ha il dovere di non fare ironia pelosa sul fatto sia andato a votare [anche io]. ed ho anche il diritto di sentirmi un po' incazzato per la demagogia usata per stigmatizzare la pretesa inutilità di un voto. si poteva unire referendum ad amministrative, risparmiando un bel po' di soldi. ovviamente però così il quorum si sarebbe raggiunto.

detto questo.

ho letto una suggestione che l'amico itsoh ha condiviso sul feisbuch. verosimilmente a 'sto giro abbiamo votato allo stesso modo. per come si sta configurando il divenire degli eventi credo che non sarà così per un po' di prossime volte. questo non toglie che [ovviamente] continui a volergli bene, oltre che continuare a considerarlo tra le persone più intelligenti [nel senso più ampissimo del termine] conosca.

insomma. la suggestione è questa. subito ho commentato sulla pagina del feisbuch dell'amico itsoh. sottolineando che avrei votato no. ex-post mi viene da pensare sia stata una specie di commento un po' "avventato". non tanto perché non ne condivida il senso, ovvio.

ma perché, semplicemente, mi sento tautologicamente costitito [a fatica] così. non c'è mica bisogno di sottoscriverlo. quasi come se si dovesse dichiarare l'ovvio: per quanto un ovvio cui sono arrivato [o ci sto tendendo a meno di un o piccolo, molto piccolo [questa la capisce che ha fatto quel minimo di analisi matematica]] con discreta fatica. ma di cui vado moderatamente fiero.

certo. io non sono un militante politico. anzi. non sono un militante partitico. perché di politica, nel senso più ampio e nobile o dis-nobile del termine, cerco di curarmi da tempo, molto tempo. fatico ad intrupparmi, e preferisco sentirmi libero di ragionare [appunto] ogni volta, senza dover sottostare a nessuna "disciplina" di nessun partito. forse è per questo che fatico, sempre di più, a riconoscermi in uno di quelli messi a disposizione - movimenti inclusi, ovvio. e nel contempo non riesco a reprimere una forma di idiosincrasia crescente verso l'imperatore del consiglio, agganciando il mio bias a situazioni che sono in partenza personali [sue] e che poi diventano meta-politiche. perché con gli egotici vado in quasi totale anti-empatia, è un limite mio, ovvio. se altresì l'egotismo diventa cifra stilistica per governare e di modificare modificare pezzi di Costituzione, e farlo in quel modo mediamente irricevibile, il problema s'ingrossa. sempre dal mio punto di vista, ovvio.

putroppo non si possono espuntare i pezzi peggiori. o si piglia così, o nulla. bene, allora nulla. i mantra dell'articolo di cui sopra, lodevolissimi ma per target altri rispetto a me, non sono in discussione, figurarsi.

e non mi curo troppo che da questa parte si stia formando un'accozzaglia di gente: a molti dei quali non darei nemmeno le chiavi del lucchetto della bici con un pedale ciancolante. sono loro - a 'sto giro - che si sono avvicinati: meglio ribadirlo da subito [anche perché so che pure questo diventerà uno dei trend più toooopic nella retorica da #ciaone di chi gestirà la campagna per il sì.].

solo i cretini non cambiano mai idea. io spero addiritura di aumentarla, l'idea dico.

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