Sunday, February 1, 2015

che poi sarebbe financo un anno di gniublogggghe

cioè. no. non è esattamente un anno. quello è passato la scorsa settimana. è che si può ragionar per appuntamenti più che per calendari.

questo è un po' il giorno in cui, per me e simbolicamente, comincia a finire l'inverno. magari verrà ancora la botta di freddo. ma la luce ormai comincia a rifarsi largo. niente di ancora eclatante, ovvio. ma a volte basta il baluiginio di un virgulto che illumina plasticamente il fatto: che la notte arriva dopo.

e che inizia a finir prima. ora che mi sta ricapitando di vedere sorger albe. sarà ancora per poco, la storia delle albe, intendo. non per altro: potrei continuare a svegliarmi [relativamente] presto, ma ormai si anticiperanno sempre di più. c'è una effemerida certezza che albeggia e tramonta sulla consistente incertezza della precarietà delle cose che vo' a fare. ora faccio questo. non ne sono così certo potrebbe essere lo stesso il mese prossimo, o forse sì.

non è un periodo semplice. ma non lo scrivo per la solita giaculatoria. ho smesso di aver tempo per me. il resto provo ad impiegarlo per poter emetter fattura. non mi sono avidizzato tutto d'un tratto, è una compulsiva illusione di poter ripianare il fallimento della piccola imprenditoria delisticazzi. la lunga coda emi-tossica di quel rabbrividente tentativo che prima sarà consegnato definitivamente agli annali emotivi, e meglio sarà per la mia incertamente assertiva persona.

però appunto non è un periodo semplice. non riesco più a leggere. non riesco più a scrivere. ho smesso gli entusiasmi e i momenti in cui si acquieta l'ottimistica disperazione. e si rimane senza l'ottimismo. sono troppo stanco o troppo occupato anche solo per pensare. e non riesco più a sperare o disperare nulla.anzi, no, la disperazione che non ne uscirò.

naturalmente è solo l'onda emotiva. perchè so che questo periodo finirà. ora sono sotto l'effetto tuneling. e non riesco a veder fuori nulla.

intanto però la mia marcia col lanternino in mano me la sono fatta. perché qualcosa da salvare bisognerà pur recuperarlo, qua e là. anche solo per un appiglio, per quando finirà il tunèl. anzi, un piccolo punto luce, anche solo per andare a cercare dove sta l'interruttore grande.



1 comment:

Anonymous said...

però appunto non è un periodo semplice. non riesco più a leggere. non riesco più a scrivere. ho smesso gli entusiasmi e i momenti in cui si acquieta l'ottimistica disperazione. e si rimane senza l'ottimismo. sono troppo stanco o troppo occupato anche solo per pensare. e non riesco più a sperare o disperare nulla.anzi, no, la disperazione che non ne uscirò. così per me, non avresti potuto rendere meglio l'idea. MO