Friday, December 19, 2014

vivalavoce

non resisto. voglio adamantare il momento. prima che finisca la prima canzone.

è stata una giornata dura. voglia di mandare un po' affffanculo. perplessità sul fatto stia facendo una cosa pesante e che non mi entusiasma. circondato da una tarskfors delisticazzi, di gente di una banalità mediamente sconcertante, dall'alto del mio snobbismo orsico delistocazzo.

poi a casa lavoro di nuovo. pensando a stupide invidie di coloro che si pensano così troppoimigliori nella loro mediocrità sconcertante [diversi da quelli di cui qui sopra, già sfanculizzati in potenza, peraltro].

insomma. un po' di coglioni girati.

e poi metto su il nuovodegre: vivavoce [qualche settimana fa era in tivvvvù, assieme a ligabue da fazio. che banalità sconcertanti anche ligabue e fazio, in confronto]. albummmme che tecnicamente ho regalato, e non so quanto sia giusto, nella gestione delle mie nevrotiche cose simboliche, ascoltare come copia.

ecco. appunto. e parte la prima canzone. e ti si spalancano le emozioni. come una boccata d'aria di un giorno che stai in apnea. cazzo. come riprendere a respirare dentro. o come quando cammini in montagna e sei in debito di zuccheri. ecco: la sensazione della prima ciuciata alla caramella che ti passa l'amico.

nel frattempo è finita la prima canzone. e proseguo ad ascoltare. e lavoro. che tutte le altre mediocrità sconcertanti vadano afffffffanculo. tanto orso sono, e rimango. però intanto respiro. o ciuccio la caramella.

[updt.
quel psicocommerciale di ligabue si è infilato in "alice". quando rientra il degre la banalità sconcertante di quell'altro s'acclara, rilucentemente. che vadaffffffanculo pure lui]

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