Tuesday, November 25, 2014

problemi secondari, et alter


io credo che renzi stia dicendo una cosa tutto sommato vera, quando afferma che l'affluenza così bassa nelle ultime elezioni è un elemento secondario [o problema secondario].

secondario perché il nuovo trend maggioritaristico, sulle nuove leggi elettorali advenienti, tendono ad andare sempre più verso corposi premi di maggioranza. si arriva per primi, si piglia molto di più della proporzione dei voti effettivamente presi.

secondario perché nel momento in cui si è objective-driven dalla propria visione escatologica, in quanti ti votano, che siano pochi o tra i tanti, cambia poco: basta siano di più. l'obiettivo fondamentale è cambiare l'italia, chi ci sta ci sta, gli altri facciano un po' quello che credono. sono elementi secondari, appunto. si deve ribaltare tutto: quando sarà fatto, saranno in molti ad ammetterne il merito del risultato, a partire da chi non ha partecipato - elettoralmente e non solo - a riconoscere quel primato, quella chiamata, quella missione.

non è un problema piacere a [relativamente] pochi. perché è grazie alla maggioranza di quei pochi che si può dare il la a tutto il resto. ed è secondario che quel resto passi da istanze, o da altre: basta che attirino quanti più potenziali votanti. il fatto che ora plauda un determinato blocco sociale è semplicemente perché è quello che ha un bacino di voti più ampio.

l'esercitare il potere per il potere, ma precipuamente come pre-condizione per aver la possibilità di compierla, quella visione escatologica.

che siano pochi a dargli la delega, non è così importante. basta avercela. tutto il resto sono elementi secondari. massimo rispetto, neh?, ma chiacchiere. bisogna cambiare l'italia. ha una sua logica.


o forse semplicemente, dal punto di vista comunicativo-retorico, è una paraculata.

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