Monday, September 8, 2014

homo artigianicus, stocazzo/2 - le speculazioni psicopipponiche

vero.

non ce la faccio.

a inibire le considerazioni psicopipponiche intendo. e quindi qualcuna me n'è scappata, durante la nevrosi artigiana di quest'anno, di cui il post precedente. e quindi, appunto, l'appunto a latere. un po' di spunti speculativi de noartri. per punti, che si legge meglio e forse il post viene meno logorroico.

  • la tesi del "volere è potere" mi è sempre suonata stridevolmente fascio. però, lo ammetto, reca come principio attivo uno spunto construens insopprimibile. che provo a riadattare. e verrebbe fuori una cosa del tipo: mettici della buona volontà, dei filmati di youtube del tipo "come si posano le piastrelle", capacità di farsi un po' di culo e fatica, e qualcosa viene fuori. al limite viene al di qua dell'ossessione perfezionistica. ma viene. [per quanto "volere è potere" è decisamente più coincisa. ma si sa, l'approccio fascio vuole concetti succinti e decisi];
  • come corollario del punto precedente, magari non troppo succinto. forse compenso l'inesperienza artigiana con la capacità di "sopportare" un certo stress fisico ed emotivo. figurativamente riesco a lavorare come il classico mulo. peraltro, di nuovo, forse è grazie a questo che alcuni lavori con l'aziendina in via di cappottazione son venuti fuori facendo le classiche nozze coi classici fichi secchi. perché [tra l'altro] mi sono fatto un culo tanto. il problema è che si è in via di cappotazione e mi rimane giusto il classico pugno di mosche;
  • in quanto più o meno legati al paradigma dell'uomo materico, tutto ciò che produce qualcosa di sostanzialmente, appunto, materiale è più apprezzato e apprezzabile dal punto di vista monetario di ciò che è etereo, immaeteriale, celebrale, di pensiero. questo significa che con le psicopippe difficilmente si riesce a sopravvivere. a meno che non ci si riesca ad infilare in talune situazioni massmediatiche. è che per entrarvicisi ci vuole una certa dose di culo [figurato e [forse] anatomico], pragmaticità self-marchettistica, sufficiente autostima, ed un buon agente. tecnicamente avrei giusto l'agente, in potenza. dubito sia sufficiente;
  • corollario dle punto precedente: a sistemare il sifon del cesso all'idraulico non fa strano di possano pagare onorari di parecchie diecine di eurI all'ora. pubblicare in maniera rigorosa sul gueb, al limite lo chiedo all'amico del compagno di calcetto del collega del vicino di condominio del padrino di cresima del nipote della compagna del figlio di mio cuggggggino. ci pensa lui. non pubblica in maniera rigorosa? eccchiccazzosenefotte. è solo una cosa eterea pubblicata sul gueb;
  • l'artigiano che ha imparato l'arte e l'ha messa da parte impiega un terzo del tempo, con meno materiale e - precipuamente - sporca di meno. però se la nevrosi artigiana la si esplica a casa propria le cose, inevitabilmente, si vorrebbero far in maniera ossessivamente perfezionistica;
  • i concetti di bolla [nel senso di mettere in una supercie] e di squadra [nel senso di farvi convenire ortogonalmente due "fronti" che si incrociano] sono qualcosa che - ho il vago sentore - sono installati in maniera antropologicamente un po' fondante. anche per il fatto che debbono parteciparvi - stando in bolla ed in squadra - tutti gli elementi. così si è sicuri che i muri vengono su dritti e dagli spigoli formati da una continuità di testata d'angolo [concetto peraltro citato financo nei salmi. non che i salmi raccontino una qualche verità più o meno assoluta, ci mancherebbe. però è interessante, di nuovo, dal punto di vista antropolgico, seppur de noartri];
  • le fughe coprono un sacco di storture. [tutto si può leggere polisemicamente, e funziona che è un piacere. tipo che è un'affermazione in bolla ed in squadra];
  • l'animo e la componente speculativo-psicopipponico mi pervade più di quella
  •  artigiano-materico. tanto che quando tiro su muretti [più o meno in bolla ed in squadra] inevitabilmente speculo psicopipponicamente. mentre quando precipuamente speculo psicopipponicamente non riesco a tirar su un muretti [a prescindere da quanto volessi farlo in bolla ed in squadra];
  • tendo ad andar lungo. sie nell'esecuzioni materiche. sia nei riassunti nevrotico-psicopippnico.
appunto.

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